La Bibbia

Timoteo 2 3

Timoteo 2

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Capitolo 4

1

 

  Ti scongiuro davanti a Dio e a Cristo Gesù che verrà a giudicare i vivi e i morti, per la sua manifestazione e il suo regno: 

 

 


2

 

  annunzia la parola, insisti in ogni occasione opportuna e non opportuna, ammonisci, rimprovera, esorta con ogni magnanimità e dottrina. 

 

 


3

 

  Verrà giorno, infatti, in cui non si sopporterà più la sana dottrina, ma, per il prurito di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo le proprie voglie, 

 

 


4

 

  rifiutando di dare ascolto alla verità per volgersi alle favole. 

 

 


5

 

  Tu però vigila attentamente, sappi sopportare le sofferenze, compi la tua opera di annunziatore del vangelo, adempi il tuo ministero. 

 

 


6

 

  Quanto a me, il mio sangue sta per essere sparso in libagione ed è giunto il momento di sciogliere le vele. 

 

 


7

 

  Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la mia corsa, ho conservato la fede. 

 

 


8

 

  Ora mi resta solo la corona di giustizia che il Signore, giusto giudice, mi consegnerà in quel giorno; e non solo a me, ma anche a tutti coloro che attendono con amore la sua manifestazione. 

 

 


9

 

  Cerca di venire presto da me, 

 

 


10

 

  perché Dema mi ha abbandonato avendo preferito il secolo presente ed è partito per Tessalonica; Crescente è andato in Galazia, Tito in Dalmazia. 

 

 


11

 

  Solo Luca è con me. Prendi Marco e portalo con te, perché mi sarà utile per il ministero. 

 

 


12

 

  Ho inviato Tìchico a Efeso. 

 

 


13

 

  Venendo, portami il mantello che ho lasciato a Troade in casa di Carpo e anche i libri, soprattutto le pergamene. 

 

 


14

 

  Alessandro, il ramaio, mi ha procurato molti mali. Il Signore gli renderà secondo le sue opere; 

 

 


15

 

  guàrdatene anche tu, perché è stato un accanito avversario della nostra predicazione. 

 

 


16

 

  Nella mia prima difesa in tribunale nessuno mi ha assistito; tutti mi hanno abbandonato. Non se ne tenga conto contro di loro. 

 

 


17

 

  Il Signore però mi è stato vicino e mi ha dato forza, perché per mio mezzo si compisse la proclamazione del messaggio e potessero sentirlo tutti i Gentili: e così fui liberato dalla bocca del leone. 

 

 


18

 

  Il Signore mi libererà da ogni male e mi salverà per il suo regno eterno; a lui la gloria nei secoli dei secoli. Amen. 

 

 


19

 

  Saluta Prisca e Aquila e la famiglia di Onesìforo. 

 

 


20

 

  Eràsto è rimasto a Corinto; Tròfimo l'ho lasciato ammalato a Milèto. 

 

 


21

 

  Affrettati a venire prima dell'inverno. 

 

 


22

 

  Il Signore Gesù sia con il tuo spirito. La grazia sia con voi! 

 

 


Tito 1

 

 

 

 

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